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Nemi e il desiderio di autenticità: “Tutta la notte” è il suo nuovo singolo pop tra emozione e illusione
Con “Tutta la notte”, Nemi dà voce a un amore intenso ma irrisolto, fatto di attese, paure e illusioni. Il singolo si muove su sonorità pop delicate e introspettive, restituendo l’immagine di un legame profondo ma sfuggente, in cui il desiderio di una connessione autentica si intreccia con il timore che tutto possa svanire come un sogno.
La nascita del brano segna anche un passaggio importante nel percorso artistico della cantautrice. La prima registrazione in studio, densa di emozioni e tensione, ha rappresentato per lei una vera prova di consapevolezza: dopo un iniziale blocco, Nemi è riuscita ad abbandonarsi completamente alla musica, trovando la propria voce.
In questa intervista per Prima Music, Nemi racconta le origini della sua passione per il canto, le influenze musicali che l’hanno segnata, il ruolo fondamentale del Premio Arte Sicilia nella nascita del suo inedito e gli obiettivi che la guidano nel suo percorso artistico.
C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?
Sì, direi che tutto è iniziato davvero quando avevo 6 anni e ho cominciato a studiare canto. È lì che ho capito che cantare non era solo un gioco, ma qualcosa che sentivo mio.
Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?
Mi ispiro soprattutto alle emozioni che vivo ogni giorno: momenti di crescita, dubbi, sogni, ma anche piccole cose che mi fanno riflettere. La musica è un modo per raccontarmi.
Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?
Sì, sicuramente il desiderio di esprimersi liberamente e di ritrovarsi. Credo molto nel potere della musica come forma di verità personale.
Quali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?
Ascolto molti generi, ma sono cresciuta con il pop e la musica italiana d’autore. Mi ispirano le voci autentiche, quelle che riescono a trasmettere emozioni vere.
Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?
È stato un percorso di crescita costante, sia a livello tecnico che personale. Con l’aiuto della mia insegnante Giulia Rizza, ho imparato a credere di più in me stessa e a trovare la mia identità artistica.
Qual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?
Il mio inedito è sicuramente uno dei brani che preferisco cantare dal vivo, perché parla di me e ogni volta mi emoziona. Ma amo anche reinterpretare pezzi che sento vicini.
Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo singolo?
È nato grazie al Premio Arte Sicilia. È stata un’occasione speciale per mettermi alla prova e parlare finalmente con la mia voce, con un brano che sento molto mio.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro in termini di carriera musicale?
Voglio continuare a studiare e crescere. L’obiettivo è quello di raccontarmi sempre meglio e, magari, un giorno, portare la mia musica su un palco importante. Voglio fare qualcosa di grande, senza mai perdere la mia verità.