Primo Piano
Alberto Giovinazzo e l’evoluzione sonora di “Akinori”

Con il singolo “Akinori”, estratto dall’album Humus, Alberto Giovinazzo fa un passo importante nel suo cammino artistico, portando alla luce una maturità nuova e una forte attenzione a tematiche più sociali. Il brano si distacca dalle sonorità dei suoi primi lavori, ma mantiene una profondità emotiva che ha sempre contraddistinto la sua musica. In questa intervista, Alberto riflette sul suo percorso, sui cambiamenti nel suo approccio musicale e sulle nuove sfide artistiche che lo attendono.
“Akinori” sembra segnare una maturità nuova nel tuo percorso: cosa senti sia cambiato rispetto ai tuoi primi brani?
Sicuramente l’attenzione alle tematiche sociali nei miei primissimi inediti non era molto evidente, e anche il genere musicale era abbastanza differente.
Quanto ti senti ancora vicino al ragazzino che scriveva “Sandy” o “Tra me e me”?
In parte non mi sento distaccato da nulla, penso che tutto faccia parte del mio percorso formativo ed artistico, sicuramente mi sento più vicino ad un brano come “Tra me e me”.
Cosa ti ha insegnato il lungo percorso che ti ha portato fino a “Humus”?
Da questo percorso ho appreso sicuramente quanto sia faticoso fare musica; tuttavia, è stata una sfida significativa per capire chiaramente che questa passione è giusto che venga alimentata, nonostante i dubbi e nonostante i periodi difficili. Non si può dire stop ad un amore così grande.
Il teatro canzone è uno dei tuoi riferimenti: sogni di portare “Akinori” anche in una dimensione teatrale?
Sarebbe uno dei più grandi sogni attualmente, realizzare una rassegna teatrale, in pieno stile Gaberiano: tra musica, satira ed ironia… fantastico!!
Dove immagini la tua musica nei prossimi cinque anni?
Spero nelle mensole di gente comune, persone che ho incontrato ai miei concerti. Nei luoghi della memoria di chiunque mi abbia conosciuto negli anni, accostato ad un aneddoto simatico.