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Stefano Govoni: In Anteprima il video del nuovo singolo “Fingi”

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ROMA – Stefano Govoni è un artista versatile e prolifico, noto per la sua carriera musicale e teatrale. Con oltre 300 repliche nei principali teatri italiani, ha firmato titoli di successo come “Il Libro della Giungla – Il Musical” e “La Sirenetta – Il Musical”. Ora, Govoni è pronto a lanciare il suo nuovo singolo “Fingi”, un brano che esplora i temi dell’autenticità e della finzione nella società moderna. Il 16 maggio 2025, “Fingi” sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica.

In questa intervista, Govoni ci parla del suo nuovo singolo e ci presenta in anteprima il suo videoclip.

Ciao Stefano, è un piacere conoscerti. Qual è il tema principale del tuo nuovo singolo, “Fingi”?

Il piacere è tutto mio….. Con “Fingi” ho voluto toccare un aspetto della quotidianità di ciascuno di noi.,…

Siamo quotidianamente, per scelta o per convenzione, costretti a fingere… la società, i social, il contesto in cui viviamo, ci vuole “attori” delle nostre vite. questo purtoppo succede anche in molte relazioni di coppia TOSSICHE ove ci sono donne e/o uomini che fingono un ruolo ed una vita che non è quella che vorrebbero.

Come descrivi la società moderna in relazione alla finzione e all’autenticità?
Purtroppo ho una visione un po’ “retrò…” (sarà colpa dell’età che avanza??? 😉 Stiamo perdendo la nostra autenticità a discapito di una finzione che ci rende apparentemente liberi e padroni delle nostre scelte e delle nostre vite ma, ahimè, siamo schiavi di conformismi e di attese nei nostri riguardi.

Qual è il significato della scelta musicale del sound jazz nel brano?
L’obiettivo era quello di parlare di un tema che ritendo “serio” usando un sound agli antipodi rispetto al disagio rap e trap che oggi sentiamo quotidianamente. Quale miglior strada di un sound un po’ jazz, sound che per definizione rappresenta la libertà assoluta??

Come è stato realizzato il videoclip e quali temi esplora?
E’ stato realizzato con A.I. dal grande Fabio Bastianello….. il pagliaccio al pianoforte indica l’interiorità, la tristezza e le maschere che indossiamo ogni giorno. I ballerini sono l’esteriorità, ciò che mostriamo agli altri

Qual è l’ispirazione dietro al videoclip di “Fingi”?
Come ho detto prima, il pagliaccio ispirato al “jocker” esprime la tristezza di essere troppo spesso relegati dietro ad una maschera…. E’ la società che ce lo chiede. E noi, per stare al passo, nel nostro intimo digrignamo i denti ma ci mostriamo (non sempre fortunatamente) per ciò che non siamo o che vorremmo essere

Come descrivi la tua esperienza con la finzione nella vita quotidiana?
Al pari del mondo in cui vivo, sono obbligato a fingere nei contesti economici, sociali e culturali nei quali vivo. E tutto ciò con l’obiettivo di ottenere qualcosa in cambio (posizione sociale, lavoro, denaro ecc…) Ma diciamo che, sulla soglia del secondo tempo della mia vita, sto cominciando a dire NO.

Come si è evoluta la tua carriera musicale nel corso degli anni?
Sono un OPERAIO della musica.. Ho passato i primi 35 anni di vita musicale suonando nei locali dell’interland bolognese con il rimpianto amico Max Calanca. Ho scritto svariati musical insieme all’altro amico della vita il Maestro Tony Labriola, con i quali abbiamo girato i teatri italiani. Con la prematura dipartita dell’amico Max, insieme al mio batterista e amico Carlo Pisano (deu delle più brave bacchette nel mondo latin-jazz) ho deciso di scrivere ed interpretare i miei brani spaziando dal pop al jazz, forte di collaborazioni importanti.

Quali sono alcuni dei progetti teatrali e musicali a cui hai lavorato?
Con Labriola, oltre a varie collaborazioni nazionali ed internazionali, abbiamo scritto diversi family musical:
Il libro della giungla; La Sirentta; Cercasi Viola Violetta; Il Primo Papa;  – Il libro della giungla Il ritorno di Mowgli. Ed alcuni progetti discografici che abbiamo ancora in corso quali il trio vocale femmile “Le Dolce Vita”.

Come si collega il brano “Fingi” alla riflessione sull’identità e la finzione nella società moderna?
Credo faccia parte integrante della nostra esistenza quotidiana. Penso sia capitato a tutti divoler mandare al quel paese qualcuno e non poterlo fare o peggio dover sorridere anche quando non ne hai voglia…… Penso si stia perdendo l’autenticità delle relazioni, sacrificate sull’altare dell’apparire sempre e a qualunque costo che il mondo social ci impone…
Ma per parlare di questo servirebbe una vita intera…….

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